lunedì 24 settembre 2012

Mercenari, nuovi millenni, cuoricini e tavolini.


Rubrica che sintetizza rapidamente, alla nobile maniera delle chiacchere da bar, il calcio giocato e parlato nel fine settimana appena trascorso, con molti quesiti rimasti aperti. Perché al bancone si sfoglia, si ciancica  e si litiga ma non si arriva mai a conclusioni. Lasciato il bancone la settimana prossima proveremo a sederci al "tavolino", forse è lì che risiede la sacra verità calcistica...


  • La Juventus è solo in testa a punteggio pieno. Vittoria con doppietta di Quagliarella contro un brasilero Chievo in maglia verdeoro. Nella Juve non ci sono Barzagli, Liechsteiner, Pirlo e Giovinco. I sostituti non sono da meno: Isla, Quagliarella, Lucio e Pogba. Ad oggi solo il Napoli di Mazzarri è una potenziale avversaria per lo Scudetto. Resisterà al passo degli uomini del telefonico Conte fino al termine del campionato?

  • Se la Juve vincerà anche questo campionato cosa scriverà l’anno prossimo sulle maglie? 31 sul campo? E quando arriverà a 32 virtuali e 30 reali? Metterà le stellette ma scriverà 32 sul campo? Con questa farsa quando sarà il momento del vero trentesimo scudetto, si rischierà di perdere il grande valore di questo traguardo.

  • Quando inizia un nuovo millennio? Credenza comune è che inizi nell’anno zero, vale a dire nel 1000, nel 2000, nel 3000; ma l'anno zero semplicemente non esiste! (Anche se un anno zero del calcio italiano sarebbe necessario ora). In realtà il millennio inizia nel primo anno, cioè 1, 1001, 2001 e 3001. Il trentesimo scudetto della Juve farà lo stesso effetto dei festeggiamenti sbagliati del 2000? Tutti convinti di festeggiare l'arrivo del nuovo millennio quando in realtà bisognava aspettare un altro anno? In questo caso ci sarebbero da aspettare altri due scudetti in più, che per il calendario calcistico nostrano hanno durata variabile a seconda  degli avversari sul campo, nei tribunali e a tavolino.

  • Il gol del mercenario Borriello ha un doppio effetto: regalare la vetta solitaria alla Juve e far gioire i tifosi romanisti per la sconfitta inflitta alla Lazio. Non è un lavoro da mercenario modello? Vestire una maglietta e servire gli interessi di altre potenze oscure.

  • Se incontro o sento qualche altro tifoso laziale che parla di prospettive e occasioni per Zarate giuro divento della Roma. Io lo manderei in Serie B come Cavanda l'anno scorso. A farsi le ossa. 

  • Il Napoli si ferma sul campo del Catania, che resiste alle cariche partonepee dal secondo minuto del primo tempo in dieci contro undici, rischiando anche il colpaccio negli ultimi minuti della partita. Il telecronista di Diretta Gol, di chiara fede napoletana, esasperato per il vantaggio che tarda ad arrivare inizia ad esaltarsi freneticamente per l’umiliante tabellino dei calci d’angolo: "Adesso siamo 9 a 2 per il Napoli."

  • Altra perla di saggezza durante la telecronaca di Napoli-Catania, dove l’assenza di reti provoca un conteggio compulsivo di calci d'angolo e cartellini misto a letteratura: “Qui a Catania ormai stiamo assistendo ad un thriller poliziesco per la quantità di gialli tirati fuori dall’arbitro”. Il finale a sorpresa non arriva e muore stampato sul palo alla destra di un De Sanctis battuto.

  • Amaro destino quello delle milanesi. Nei vari collegamenti da San Siro si sentono chiaramente i tifosi interisti esultare alla notizia dei gol dell’Udinese contro la squadra di Allegri. Finiranno la giornata riempiendo di fischi i propri giocatori, dimenticandosi della sconfitta del Milan a Udine.
  • Un altro gol di Di Natale regala una vittoria alla squadra di Guidolin. Un altro gol di “ma questo adesso da dove è uscito” regala il momentaneo vantaggio all’Udinese. Ranegie si aggiunge all’infinita lista di sconosciuti pescati nel Pozzo delle Meraviglie.
  • Negli Emirati Arabi Alfaro segna una tripletta al suo esordio. Il suo connazionale Recoba nel campionato uruguaiano segna due gol stupendi, di cui uno direttamente da calcio d'angolo. Un consiglio per Gennaio ad Allegri e Galliani buttato lì...sicuro meglio di Pazzini-Bojan!

  • Il Siena vince inaspettatamente contro un'Inter assente. L'annata di Stramaccioni sarà una fotocopia del fallimentare progetto di Luis Enrique? Giovani promesse. Tante chiacchere, molto marketing ed inutili fronzoli intorno a poche certezze. Il campo sta parlando, ma gli accenti dei protagonisti sono sbagliati: asturiano in terra romana, romano in terra meneghina. I risultati non tornano.
  • Per la prima volta leggo la scritta rossa dietro la maglia senese di Ze Eduardo: "Ze Love". Nessuno gli ha detto che la parola "Love" è passata di moda? Al passo con i tempi sarebbe stato un cuoricino telematico: Ze minore di 3.
  • 3. Come i punti della Roma a Cagliari. Come i gol segnati da Tavolino, che con questa grande prestazione raggiunge Klose, Hernanes e Gilardino nel conto delle reti marcate. Dopo il "Cobra" Tovalieri, la "Biscia" Tavolino? Lo avete comprato al Fantacalcio?
  • Da oggi si sostituirà l'espressione "più forte sulla carta" con "più forte a tavolino"?
  • Teorie dietrologistiche affermano che Cellino abbia acquistato al fantacalcio Stekelenburg e la scenata del comunicato e della sospensione sia solo frutto dell’esasperazione nel vedere la porta del romanista violentata ad ogni giornata di campionato. Non era forse meglio mettere in panchina Stekelenburg e risparmiarci questo colpo di teatro? 
  • Fonti ben informate dei fatti dicono che il povero Cellino sia caduto preda di un raptus fantacalcistico e abbia acquistato tutta la triade portinara romanista: Stekelenburg, Goicoechea e Lobont. Per quanto riguarda il comunicato, allora, come dargli torto? Voi ce l'avete mai avuti i portieri di Zeman al fantacalcio? Sapete cosa voglia dire? Se la risposta è no siete pregati di non giudicare il povero Cellino.
  • Ciellino e Cellino, dov’è la differenza? Chi è il presidente del Cagliari e chi quello della Regione Lombardia? A quando dieci domande a cui dover rispondere, confezionate da Repubblica per il presidente del club sardo? Che rapporti ha Cellino con Daccò e, soprattutto, Dodò avrebbe giocato titolare? O la trasferta era solo una vacanza pagata a spese della società giallorossa?
  • Un’interpretazione personale: Cellino ha ragione nel torto. Il presidente del Cagliari si è comportato come avrebbe fatto qualsiasi altro suo collega nello stivale calcistico italiano. Le tifoserie organizzate italiane come si sarebbero comportate in una situazione simile? Io credo che si sarebbero tutte unite attorno alla proprio società. In Italia ci piace tanto dividerci calcisticamente in "noi" contro "voi". E gli infami e gli stronzi sono sempre schierati dall'altra parte del campoAssistiamo ogni giorno di più alla scomparsa degli avversari e all'avvento dei nemici. Se Cellino fosse stato il vostro presidente come vi sareste comportati in una situazione di tale empasse?

  • Il problema non è Cellino. Il problema sono tutti i presidenti del calcio italiano. Sono la Figc e la Lega. Se dopo questo atto scandaloso non si provvederà ad analizzare seriamente la situazione stadi in Italia, i tre punti regalati alla Roma, le decantate condanne penali al presidente e alla società sarda serviranno a ben poco. Cellino sarà il semplice capro espiatorio in  una combriccola di matti. 
  • Dietro ogni presidente italiano è nascosto un Cellino potenziale. Altri sono molto peggio. Si è arrivati a questo punto esclusivamente per i deliri personali di un presidente? Quando in Italia la squadra vincitrice del campionato non riconosce sentenze della giustizia sportiva e norme di convivenza comune, che colpa hanno gli altri di credere che tutto gli sia permesso?
  • Seguendo i dettami del Vangelo secondo Conte, Agnelli di Dio che togli i peccati dal mondo, Cellino avrebbe dovuto dichiarare :" Le autorità competenti considerano lo stadio inagibile, noi siamo di diverso avviso, per la nostra società lo stadio è agibile....sul campo". Poi tutti al parco a seguire la squadra con i telefonini e a dare indicazioni alle poche persone presenti dentro lo stadio su come esultare e fare il tifo.
  • In questa sbornia calcistica in cui gli invitati a banchetto sono giornali, presidenti, istituzioni e dirigenti gli unici a farne le spese sono come al solito i tifosi. Dimenticati dalle istituzioni e sfruttati a piacimento dal proprio presidente quelli del Cagliari, presi in giro e soddisfatti quelli romanisti, penalizzati e sgomenti gli altri. 
  • Una partita vinta a tavolino e non giocata non è un danno per tutti i club di Seria A?
  • Beretta dice: "Non ci sono stadi aperti in deroga alle norme". Facciamo finta di abboccare alla storia degli impianti. Ma io mi chiedo: è possibile che una squadra come il Napoli giochi in un campo di patate come quello di una domenica fa? E che il manto di San Siro, pavimento di casa di due tra le più titolate squadre europee, versi in condizioni peggiori di un campo di seconda categoria?  


  • Intanto in Spagna il derby di Madrid tra Real e Rayo Vallecano è stato rinviato per un sabotaggio all'impianto elettrico. C'è chi parla addirittura di attentato terroristico. Si recupera la partita oggi. Splenderà nel buio il raggio del Rayo? (Purtroppo il lampo non ha brillato, il Real si è imposto per 0-2; i giornali spagnoli abbondano di metafore illuministe "Una victoria sin excesivas luces", "Ramos vio la luz /Ramos ha visto la luce"; similmente dalle nostre parti per un po' di tempo ci dovremo accontentare del già tanto inflazionato tormentone Tavolino).
  • Il Barça è momentaneamente a +11 (ora a +8, ndr). Salvato contro il Granada da un gol di Xavi all’88° (poi la partita è terminata 2-0). I giornali spagnoli hanno messo in risalto un battibecco tra Messi e Villa per un passaggio di prima non avvenuto. Polemiche che fanno da contorno al calcio giocato e ricordano le recenti frizioni tra Allegri e Inzaghi. Tutto il mondo è penisola calcistica. 
  • L'anno prossimo pochi ricorderanno il bel gol di El Shaarawy, la buona partita della Lazio e il gol inaspettato di Borriello, la prestazione del Siena e il rigore parato a Diamanti da un sempreverde Pellizzoli. Ma nessuno scorderà le liti rossonere, le veline, Conte e le sentenze, Lotito e le polemiche, Cellino con il suo comunicato, l'ordine pubblico e le partite vinte a tavolino....che brutto calcio che ci aspetta. 



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