- La giornata calcistica inizia con una sorpresa. Il Chievo
espugna l’Olimpico. Gol di Paloschi. Una Lazio troppo timida sembra avere
la partita in mano, almeno a livello psicologico, ma dopo lo svantaggio crolla e
incespica affannosamente per trovare un pareggio che non arriva. Mauri e
Hernanes lasciati in panchina in vista del ritorno della semifinale di Coppa
Italia contro la Juve che per i biancoazzurri, fino adesso, è la partita
più importante dell’anno.
- Petkovic leggermente criticato per le sue scelte, ma la
rosa è “ampia”, gli impegni sono molti e alcune partite si devono anche vincere
senza i pezzi da novanta.
- I commentatori sportivi ogni partita ampliano il curriculum
intellettuale dell’allenatore bosniaco. All’esordio Petkovic parlava cinque lingue,
ultimamente ho sentito alcuni telecronisti attribuirgli la padronanza di otto
lingue. A fine campionato saranno undici. Chissà se il lotitese è tra queste.
- Sport preferito dai giornalisti: trovare l’anti-Juve. Dopo
il pareggio dei bianconeri contro il Genoa forse lo scettro di antagonista della
Signora è definitivamente passato al regno di Napoli.
- Se il Napoli è l'unica anti-Juve sul campo le dichiarazioni e l’atteggiamento provocatorio di Conte, non abituato a scelte arbitrali sfavorevoli, hanno creato un fronte
compatto anti-Juve, fuori dal campo. Milan, Inter, Genoa, tifosi di tutta
Italia, dirigenti di diversi club. L’anti juventismo fuori dal campo è un
collante nazionale da Milano alla Sicilia.
- Altro tormentone giornalistico della prima metà di stagione
era: "la partita più bella dell’anno". I cronisti, presi da raptus cinematografico,
catalogavano le partite a seconda della loro bellezza oggettiva e assoluta.
Dopo Roma-Fiorentina il verdetto era unanime. Le due sorprese del campionato,
la partita più bella. Sorvolando sul fatto che di partite belle, in egual
misura, ce ne erano già state (Juve-Inter, Lazio-Roma), mi stupisco come oggi
nessuno ritiri fuori quel refrain alla moda.
Se cercate su Google “Bologna-Roma, la partita più bella
dell’anno” avrete scarsi risultati. Questo per capire quanto valore hanno le
parole nel giornalismo sportivo. A mio avviso, la partita tra i giallorossi e i
rossoblù entra di diritto tra i match indimenticabili di questa stagione. Che Sky, Repubblica e gli altri pappagalli dicano quello che gli pare.
- Forse il problema è che sulla panchina del Bologna siede Pioli, non il
carismatico Montella, quindi la partita di domenica non è degna di allori e di titoli a caratteri cubitali.
- La Fiorentina sorpresa del campionato? Dopo tutti i
fronzoli, i complimenti, le smielate interviste al sor Montella sembra proprio che ‘sti giornalisti gli abbiano portato iella (per dirla alla maniera dell’Aeroplanino). Si può dire che il giudizio era
affrettato?
(Scusate ma da laziale ancora sto rosicando per la partita
del Franchi di andata con gol regolare di Mauri e rigore non dato su una mano
di Cuadrado).
- Zeman sarà diventato anche presidente della RepubblicaCeca, ma continua ad avere seri problemi sulla panchina della Roma (si parla di
probabile esonero, Malesani e Giampaolo gli eventuali sostituti!!!)
- “Ci siamo svegliati tardi, credevamo si giocasse alle 3
invece si giocava alle 12.30” .
Non si capisce se l’affermazione del boemo, nel post-partita, sia una battuta o la realtà. Nel
caso fosse una buttata, è mal riuscita, perché la Roma è andata in vantaggio
per due volte, quindi casomai si è appisolata nel corso della partita. Se è la verità bisogna dire a qualche dirigente di mettere indietro le
lancette sull’ora italiana e spostarle dal meridiano di Disneyland.
- “Abbiamo preso un punto alla Lazio”. Un Zeman estremamente
positivo dimentica però di aver perso una posizione. Adesso anche il Catania è davanti ai giallorossi, ottavi in classifica.
- Lo ammetto: Zeman ha deluso anche me (sono un laziale
atipico, sportivo quanto basta). Questa stagione speravo in un boemo in fiamme su tutti i fronti: campo, tattica, mentalità, valori dimenticati del calcio, fiato
sul collo alla Juve, dritti e rovesci. Mi devo accontentare di interviste a
mezza bocca, di discorsi presi per la tangente e della pubblicità della Volkswagen
(dov'è lo Zeman rivoluzionario?). Fino ad oggi la cosa più bella di
Zemanlandia, escludendo i risultati, è stato il siparietto con Pjanic nel derby.
- Dal nostro inviato nei bar: Ma a ‘sto punto non era meglio Ranieri? Che quasi vinse uno
scudetto e con le sue dichiarazioni post-derby “Ve state attaccà al fumo della
pipa” e "godiamo come ricci" è entrato di diritto nella storia calcistica di questa città, che di
santi già ce n’ha troppi e di santoni non sa che farsene.
- Bologna-Roma è stata una delle partite più belle dell’anno
anche grazie a Diamanti. Con i suoi due legni, prima dello scadere, ha regalato
forti emozioni agli spettatori e qualche infarto ai tifosi giallorossi, lavoro
peraltro svolto impeccabilmente da Goicochea (quello di far infartare i tifosi, ndr). A fine gara l’intervista al
fantasista toscano è d’antologia. “Dispiace, dispiace, dispiace” riferendosi al
pareggio. Sulle occasioni sfumate all’ultimo è da Oscar: “I pali fanno parte
della porta. Ci sta.”. Chapeau (per dirla alla Pjanic).
- Appello: levate il vino ai telecronisti! Capisco la voglia
di migliorarsi e di aggiornarsi usando anche un linguaggio più colorito e attuale ma certe volte mi sembra esagerino. Trevisani in Bologna-Roma se la
prende con Sorensen “Nella difesa della Roma sbagliano tutti, in quella del
Bologna solo Sorensen”, “Sorensen ha regalato tutti i gol alla Roma”.Il massimo arriva su un’azione d’attacco dei rossoblù, conclusa in malo modo dal
difensore danese: “Ecco. L’unico intervento difensivo corretto di Sorensen
durante tutta la partita, peccato sia nell’aerea sbagliata!”. Una frecciatina
anche a Goicochea dopo un tiro di Diamanti direttamente da calcio d’angolo: “Ha
fatto bene Diamanti a tirare, vedendo chi ha in porta la Roma!”.
- Nella sagra del post-modernismo sportivo non poteva mancare
all’appello il "abbiamoindossatoilorojeansabbiamovistoilorofilmmastaserailcalciosiamonoi" de noanti Fabio
Caressa, sempre alla ricerca di un tocco di pepe per le su telecronache. Dopo
aver commentato per tutta la partita Parma-Napoli con un tono da depressione
cronica si sfoga sul gol di Cavani. “El Matadooooooooorrrr. Guarda, guarda che
palla stupenda gli viene servita, l’avevo capito da come si muoveva che avrebbe
fatto gol, guarda, smarca il portiere e segna, credo che da quella posizione
Cavani non sbaglia un gol da quando aveva sei anni.”
- Angolo del trash: a Sky Sport vanno in onda le immagini di Anelka arrivato a Torino per le visite mediche. Il calciatore, neo acquisto della Juve, porta un cappello invernale a mo' di puffo, occhiali da vista e leccalecca in bocca. Commento giornalista Sky: "Anche io porto sempre nella mia borsa un leccalecca, mi stupisce che lo faccia Anelka. Un intellettuale come lui!".
- Angolo del trash: a Sky Sport vanno in onda le immagini di Anelka arrivato a Torino per le visite mediche. Il calciatore, neo acquisto della Juve, porta un cappello invernale a mo' di puffo, occhiali da vista e leccalecca in bocca. Commento giornalista Sky: "Anche io porto sempre nella mia borsa un leccalecca, mi stupisce che lo faccia Anelka. Un intellettuale come lui!".
- Chiudiamo con l’ottima prestazione di Icardi. Quattro gol
nel sei a zero della Sampdoria contro il Pescara. A fine partita i giornalisti
subito lo incalzano sul discorso nazionale. Icardi può scegliere tra quella argentina e quella italiana. I giornalisti nostrani ovviamente mettono una
buona parola su Prandelli. Come sempre qui in Italia gli stranieri li
consideriamo italiani solo se fanno quattro gol a partita. Gli altri poveri cristi, nati e
cresciuti in Italia, si mettano l’anima in pace.