lunedì 28 gennaio 2013

Lunedì da cialtroni: poliglotti, oriundi e giornalismo sportivo.


- La giornata calcistica inizia con una sorpresa. Il Chievo espugna l’Olimpico. Gol di Paloschi. Una Lazio troppo timida sembra avere la partita in mano, almeno a livello psicologico, ma dopo lo svantaggio crolla e incespica affannosamente per trovare un pareggio che non arriva. Mauri e Hernanes lasciati in panchina in vista del ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Juve che per i biancoazzurri, fino adesso, è la partita più importante dell’anno.

- Petkovic leggermente criticato per le sue scelte, ma la rosa è “ampia”, gli impegni sono molti e alcune partite si devono anche vincere senza i pezzi da novanta.

- I commentatori sportivi ogni partita ampliano il curriculum intellettuale dell’allenatore bosniaco. All’esordio Petkovic parlava cinque lingue, ultimamente ho sentito alcuni telecronisti attribuirgli la padronanza di otto lingue. A fine campionato saranno undici. Chissà se il lotitese è tra queste.

- Sport preferito dai giornalisti: trovare l’anti-Juve. Dopo il pareggio dei bianconeri contro il Genoa forse lo scettro di antagonista della Signora è definitivamente passato al regno di Napoli. 

- Se il Napoli è l'unica anti-Juve sul campo le dichiarazioni e l’atteggiamento provocatorio di Conte, non abituato a scelte arbitrali sfavorevoli, hanno creato un fronte compatto anti-Juve, fuori dal campo. Milan, Inter, Genoa, tifosi di tutta Italia, dirigenti di diversi club. L’anti juventismo fuori dal campo è un collante nazionale da Milano alla Sicilia.

- Altro tormentone giornalistico della prima metà di stagione era: "la partita più bella dell’anno". I cronisti, presi da raptus cinematografico, catalogavano le partite a seconda della loro bellezza oggettiva e assoluta. Dopo Roma-Fiorentina il verdetto era unanime. Le due sorprese del campionato, la partita più bella. Sorvolando sul fatto che di partite belle, in egual misura, ce ne erano già state (Juve-Inter, Lazio-Roma), mi stupisco come oggi nessuno ritiri fuori quel refrain alla moda.
Se cercate su Google “Bologna-Roma, la partita più bella dell’anno” avrete scarsi risultati. Questo per capire quanto valore hanno le parole nel giornalismo sportivo. A mio avviso, la partita tra i giallorossi e i rossoblù entra di diritto tra i match indimenticabili di questa stagione. Che Sky, Repubblica e gli altri pappagalli dicano quello che gli pare.

- Forse il problema è che sulla panchina del Bologna siede Pioli, non il carismatico Montella, quindi la partita di domenica non è degna di allori e di titoli a caratteri cubitali.

- La Fiorentina sorpresa del campionato? Dopo tutti i fronzoli, i complimenti, le smielate interviste al sor Montella sembra proprio che ‘sti giornalisti gli abbiano portato iella (per dirla alla maniera dell’Aeroplanino). Si può dire che il giudizio era affrettato?
(Scusate ma da laziale ancora sto rosicando per la partita del Franchi di andata con gol regolare di Mauri e rigore non dato su una mano di Cuadrado).

- Zeman sarà diventato anche presidente della RepubblicaCeca, ma continua ad avere seri problemi sulla panchina della Roma (si parla di probabile esonero, Malesani e Giampaolo gli eventuali sostituti!!!)

- “Ci siamo svegliati tardi, credevamo si giocasse alle 3 invece si giocava alle 12.30”. Non si capisce se l’affermazione del boemo, nel post-partita, sia una battuta o la realtà. Nel caso fosse una buttata, è mal riuscita, perché la Roma è andata in vantaggio per due volte, quindi casomai si è appisolata nel corso della partita. Se è la verità bisogna dire a qualche dirigente di mettere indietro le lancette sull’ora italiana e spostarle dal meridiano di Disneyland.

- “Abbiamo preso un punto alla Lazio”. Un Zeman estremamente positivo dimentica però di aver perso una posizione. Adesso anche il Catania è davanti ai giallorossi, ottavi in classifica.

- Lo ammetto: Zeman ha deluso anche me (sono un laziale atipico, sportivo quanto basta). Questa stagione speravo in un boemo in fiamme su tutti i fronti: campo, tattica, mentalità, valori dimenticati del calcio, fiato sul collo alla Juve, dritti e rovesci. Mi devo accontentare di interviste a mezza bocca, di discorsi presi per la tangente e della pubblicità della Volkswagen (dov'è lo Zeman rivoluzionario?). Fino ad oggi la cosa più bella di Zemanlandia, escludendo i risultati, è stato il siparietto con Pjanic nel derby.

- Dal nostro inviato nei barMa a ‘sto punto non era meglio Ranieri? Che quasi vinse uno scudetto e con le sue dichiarazioni post-derby “Ve state attaccà al fumo della pipa” "godiamo come ricci" è entrato di diritto nella storia calcistica di questa città, che di santi già ce n’ha troppi e di santoni non sa che farsene.

- Bologna-Roma è stata una delle partite più belle dell’anno anche grazie a Diamanti. Con i suoi due legni, prima dello scadere, ha regalato forti emozioni agli spettatori e qualche infarto ai tifosi giallorossi, lavoro peraltro svolto impeccabilmente da Goicochea (quello di far infartare i tifosi, ndr). A fine gara l’intervista al fantasista toscano è d’antologia. “Dispiace, dispiace, dispiace” riferendosi al pareggio. Sulle occasioni sfumate all’ultimo è da Oscar: “I pali fanno parte della porta. Ci sta.”. Chapeau (per dirla alla Pjanic).

- Appello: levate il vino ai telecronisti! Capisco la voglia di migliorarsi e di aggiornarsi usando anche un linguaggio più colorito e attuale ma certe volte mi sembra esagerino. Trevisani in Bologna-Roma se la prende con Sorensen “Nella difesa della Roma sbagliano tutti, in quella del Bologna solo Sorensen”, “Sorensen ha regalato tutti i gol alla Roma”.Il massimo arriva su un’azione d’attacco dei rossoblù, conclusa in malo modo dal difensore danese: “Ecco. L’unico intervento difensivo corretto di Sorensen durante tutta la partita, peccato sia nell’aerea sbagliata!”. Una frecciatina anche a Goicochea dopo un tiro di Diamanti direttamente da calcio d’angolo: “Ha fatto bene Diamanti a tirare, vedendo chi ha in porta la Roma!”.

- Nella sagra del post-modernismo sportivo non poteva mancare all’appello il "abbiamoindossatoilorojeansabbiamovistoilorofilmmastaserailcalciosiamonoi" de noanti  Fabio Caressa, sempre alla ricerca di un tocco di pepe per le su telecronache. Dopo aver commentato per tutta la partita Parma-Napoli con un tono da depressione cronica si sfoga sul gol di Cavani. “El Matadooooooooorrrr. Guarda, guarda che palla stupenda gli viene servita, l’avevo capito da come si muoveva che avrebbe fatto gol, guarda, smarca il portiere e segna, credo che da quella posizione Cavani non sbaglia un gol da quando aveva sei anni.”

- Angolo del trash: a Sky Sport vanno in onda le immagini di Anelka arrivato a Torino per le visite mediche.  Il calciatore, neo acquisto della Juve, porta un cappello invernale a mo' di puffo, occhiali da vista e leccalecca in bocca. Commento giornalista Sky: "Anche io porto sempre nella mia borsa un leccalecca, mi stupisce che lo faccia Anelka. Un intellettuale come lui!".


- Chiudiamo con l’ottima prestazione di Icardi. Quattro gol nel sei a zero della Sampdoria contro il Pescara. A fine partita i giornalisti subito lo incalzano sul discorso nazionale. Icardi può scegliere tra quella argentina e quella italiana. I giornalisti nostrani ovviamente mettono una buona parola su Prandelli. Come sempre qui in Italia gli stranieri li consideriamo italiani solo se fanno quattro gol a partita. Gli altri poveri cristi, nati e cresciuti in Italia, si mettano l’anima in pace.