mercoledì 23 novembre 2011

Osvaldo, la rovesciata e le porte del paradiso.

Osvaldo è indiscutibilmente l’emblema della nuova Roma in cerca d’autore e di conferme. Evanascente e concreto, strabiliante e deludente, fuori giri, fantasista, che umilia e viene umiliato.
Il gol di Domenica con il Lecce modella ancor di più una stramba immagine, che si è formata grazie anche alla maglietta di sberleffo contro una vendicativa Lazio e alla tanto chiaccherata convocazione in nazionale.
Osvaldo il panettiere. Per la sua abilità di sfornare pagnotte e rosette. Sono famose ormai le sue piedate sporche di farina con cui spiazza portieri disorientati. Osvaldo il pizzettaio. Osvaldo il pasticciere. Tutta colpa del suo look e di quel nome poetico romanesco.  Amato dai laziali e dai romanisti per ragioni differenti. I secondi ci vedono un’incarnazione mista tra Batistuta e Caniggia, i primi solo una macchietta che con i suoi semigol non fa altro che illudere e anestetizzare gli umori dei cugini giallorossi, facendoli credere un’ottima squadra.
In questo calderone di emozioni e calcio parlato, l’acrobazia dell’attaccante italoargentino entra di diritto nell’antologia del surrealismo calcistico. Il ricordo di questo gesto rimane a mezz’aria , sospeso tra realtà e fantascienza, tra nato ed innato. Il gol inesistente di una rovesciata che rimarrà eterna.
L’antipasto è servito da Gago, tassista tuttofare del centrocampo romanista. A Osvaldo non resta che condire quel pallone vagante nell’etere con un pizzico di cipolla, materia pregiata del proprio capello, e trasformare quel traversone dantesco in una rovesciata paradisiaca.
Il diavolo in questa occasione non  veste Prada ma abiti firmati Lega Calcio Seria A: il povero guardialinee, che essendo umano, con il suo errore aggiunge ancor più fascino e mistero all’atto incompiuto. Osvaldo si dispera con stile, come può sbracciare dopo tale sforzo?
In Lega ( o Uefa, o Fifa) non si parla ancora di innovazioni della tecnologia che potrebbero evitare  questi scempi. Questione di poesia: calcio robotico contro errori fiabeschi.
Il secondo stupro della bellezza veste sempre gli stessi abiti e porta la cravatta dei diritti. Su youtube è stato censurato dopo poche ore il video dell’accaduto, che nella versione inglese era un orgasmo per gli ascoltatori  : “ Oh what a terrible decision!” , con un telecronista d’oltremanica incredulo e al massimo dell’ispirazione dialettica.
La narrativa sul sacro errore e sull’ingiustizia arbitrale già abbonda. Il povero Osvaldo è costretto a essere prigioniero di una storia senza lieto fine.
Fare un gol stupendo in rovesciata è cosa da campioni. Vialli, Panini, Rooney, Djorkaeff, Rivaldo e molti altri. Osvaldo si sarebbe andato a sommare ad una schiera di fuoriclasse e sarebbe finito per essere inghiottito in una nebbia di ricordi sbiabiti.
Rimanere sospesi in aria, paladini di una giustizia che il calcio non conosce è sicuramente un privilegio per pochi.
Anche i panettieri a volte vanno in paradiso.

Ciava

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